CINEMA

“Il filone del cineasta solitario esiste da quando è stata inventata la cinepresa. È una conseguenza naturale del fare documentario, nell’esigenza dell’autore di creare delle impressioni di realtà. Poter realizzare delle immagini in totale autonomia, secondo i propri tempi e le proprie necessità, da soli con in mano lo strumento che scrive immagini, in solitaria di fronte alla realtà che si vuole esplorare, è stata una condizione ambita e ricercata da molti autori documentaristi.”

Estratto da “Il cineasta solitario” di Vito Robbiani e Catherine Bartocci

IL SENSO DELLA “MIA” VITA

directed by  Vito Robbiani

2023 | 90 minuti

Montatore: Adriano Schrade
Produttrice mediaTREE: Giuliana Ghielmini
Produttrice RSI: Silvana Bezzola Rigolini
Riprese: Vito Robbiani
Musica: Victor Hugo Fumagalli
Suono: Franco Monastero, Michele Vassalli
Color: Dino Hodic
Lettori: Riccardo Niseem Onorato,  Christopher Jones
Grafica: Simone Lombardo

In streaming (VOD)  – artfilm.ch

Avete mai chiesto al santuario di Delfi dei giorni nostri e cioè Google la domanda di tutte le domande: “qual è il senso della vita?”. Qual è la risposta che avete ricevuto dalla moderna Pizia: Siri, Alexa o chatGPT? Esiste una risposta comune e condivisa? Il documentario “Il senso della “mia” vita” cerca tra i meandri del web una risposta e si contamina con i pensieri e il vissuto dell’autore.

Have you ever asked the modern-day Delphi shrine, namely Google the question of all questions: ‘what is the meaning of life?’ What is the answer you received from the modern-day Pythia: Siri, Alexa or chatGPT? Is there a common, shared answer? The documentary ‘The meaning of ‘my’ life’ searches through the meanders of the web for an answer and contaminates itself with the thoughts and experiences of the author.

Il Doc Il senso della “mia” vita era in concorso al Festival Visioni dal Mondo (16.9.2023, 17:30, Teatro Litta, corso Magenta 24, Milano)

Fuori concorso al Festival Castellinaria il 23 Novembre 2023 – 18:15, Giubiasco (Mercato Coperto)

Proiezione 25.01.2024, 20:30, Cinema LUX Massagno (Lugano)
 
Diffuso su RSI La2 nella rubrica VITA! il 17.04.2024 alle 21.00
 
 

Selezionato al

– Dubai International Film Festival (DUBIFF)

– Buenos Aires Indie Shorts Awards

– Amsterdam Lift-Off Film Festival 2024

 

L’UOMO DEL MOVIMENTO

THE MAN OF THE MOVEMENT

Creativity, commitment, colour.
Three words to describe the world of a timeless artist.

directed by Krysia Binek and Vito Robbiani
2022 | 52 minuti

In streaming (VOD)  – artfilm.ch

Il ritratto di un artista poliedrico, di una persona schiva, le cui opere non lasciano mai indifferenti.
Nel panorama internazionale dell’arte contemporanea Mattia Bonetti è un designer che si esprime, con innata abilità dal profano al sacro con la stessa eleganza di esecuzione. Un progettista che nelle sue opere sfoggia uno “humor” irriverente, le cui radici affondano in una solida cultura classica.
Alla base del suo processo creativo c’è la considerazione degli artigiani con cui lavora, perché la sua  espressione figurativa esplode nella ricerca continua di materiali nuovi. Forse questo spiega come mai l’affermato designer continui ad essere apprezzato da collezionisti, clienti privati e musei.

The portrait of a multifaceted artist, a shy person, whose works never leave one indifferent.
In the international panorama of contemporary art, Mattia Bonetti is a designer who expresses himself, with innate skill, from the profane to the sacred with the same elegance of execution. He is a designer who displays an irreverent “humour” in his works, whose roots lie in a solid classical culture.
At the basis of his creative process is the consideration of the craftsmen with whom he works, because his figurative expression explodes in the continuous search for new materials. Perhaps this explains why the established designer continues to be appreciated by collectors, private clients and museums.

Prodotto da
mediaTREE produzioni sagl

In coproduzione con
RSI Radiotelevisione Svizzera

Produttrice RSI
Silvana Bezzola Rigolini

Montaggio
Samir Samperisi

Musica
Sandro Schneebeli

Sonorizzazione
Franco Monastero
Michele Vassalli

Colorist
Dino Hodic

Diffuso il 03.04.2022 alle 22.45 su RSI La2 “Sguardi sul mondo”

Visibile sulla piattaforma SSR in TED, FRA, ITA su playsuisse

LA TERRA TREMA.CESARE LUCCHINI, PITTORE

di Vito Robbiani

2023 | 52 minuti

Si tratta di un aggiornamento del documentario “Dall’inferno al paradiso” del 2016 (45 minuti), “La Terra trema / Cesare Lucchini, pittore” è stato realizzato in collaborazione con il Museo d’arte Mendrisio per la mostra antologica dedicata a Cesare Lucchini che sarà visitabile dal 25 marzo 2023 al 25 giugno 2023. Durante il periodo espositivo il filmato sarà a disposizione del pubblico e proiettato nella sala d’entrata dell’esposizione.

Il documentario di 52 minuti, oltre a contributi girati ad hoc comprende immagini d’archivio RSI, che non erano presenti nella versione del 2016.
Nell’ambito del mediapartenariato con la RSI, il documentario è stato  trasmesso domenica 2 aprile 2023 all’interno del palinsesto di RSI la2, nella rubrica “Portrait”.

Cesare Lucchini si definisce un operaio della pittura. Quasi 60 anni fa termina gli studi presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera e da allora non ha mai smesso di dipingere. Le sue opere ci parlano di “quello che rimane” dopo lo scempio compiuto da uomini su altri uomini, ma queste visioni sono nascoste da una ricerca estetica delicatissima e da un “filtro di luce” che ricorda più il paradiso che l’inferno di Soweto, dei bambini soldato, delle maree nere, del giorno della memoria, delle guerre e degli sbarchi dei migranti.
Dopo la mostra retrospettiva tenutasi al Kunstmuseum di Berna nel 2016, a Mendrisio saranno presenti tutte le serie più significative del percorso lucchiniano oltre a opere della recente produzione che saranno poste in dialogo con le tele più antiche, in una sempre nuova ed emozionante percezione del corpus del pittore.

Cesare Lucchini (Bellinzona, 10 luglio del 1941) si diploma presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano nel 1965 e vive a Milano per i successivi 20 anni.
Verso la fine degli anni ’80 si trasferisce in Germania, inizialmente a Düsseldorf poi a Colonia, per vivere in prima persona i fermenti della nuova figurazione.
Oggi lavora nel suo atelier di Lugano.

Il documentario è stato realizzato dalla 
mediaTREE

in coproduzione con RSI Radiotelevisone svizzera

in collaborazione con 
Museo d’arte Mendrisio
.

Musica
Sandro Schneebeli

Sonorizzazione
Franco Monastero

Riprese e montaggio
Vito Robbiani

Archivio RSI
Sarah Haye-Aziz, Mehmet Sonmez

Assistente mediaTREE
Francesco Campana

© mediaTREE / RSI / Museo d’arte Mendrisio 2023

I AM MARIAM BINLADEN
or how endurance swimming changed the course of my life

directed by Vito Robbiani
2019 | 70 minuti

In streaming (VOD) – only in Switzerland and Italy – artfilm.ch

In streaming (VOD) – worldwide – DOCUBAY

Production team
editing Nicolò Tettamanti
camera Vito Robbiani

sound and video engineering Adriano Schrade
music Victor Hugo Fumagalli
color grading Giona Pellegrini
graphic Gioconda Donato
sound mix Mirco Mencacci, Piergiorgio Deluca
producer Marco Alessi
rsi coproducers Diana Segantini and Silvana Bezzola Rigolini
distribution Coccinelle film placement –
www.coccinellefilm.com

Pitch
Mariam Binladen is going to swim across the English Channel. This represents not only an athletic challenge, but a symbolic and ardent dream: to give a second chance to her family, to inspire and empower Arab women to go after their dreams, as well as promote awareness for one of the most important issues of our time, refugees in dire need who are forced everyday to cross boundaries to survive.

Synopsis
From 1875 on, more than 2000 people have already managed to cross the Strait of Dover, but many more have failed. This performance is to swimmers what Everest is to mountaineers: a legend.

Mariam first heard about this discipline from her mother when she was 11. She told her about Abdellatief Abouheif (1929-2008 Alexandria), the first Arab man to cross the English Channel. That story stuck to Mariam’s mind when she was a child and now, 20 years later, it’s become her own dream.
Miriam’s last name is Bin Laden: a surname that still scares. Osama Bin Laden was one of Miriam’s 52 uncles. Bin Laden is a difficult name to carry. But the fact that a black sheep in the family did what he did shouldn’t stain their family’s honour, a family that did and still does a lot for Saudi Arabia’s progress and welfare.
Miriam dives into the water and there she goes. She’s not yet swimming in the English Channel. She’s swimming in the Thames, 225 km north of London. Ramadan will be underway in just a few days making her journey all the more challenging. She has 10 days to reach the capital of England, a performance that will make her the first woman to swim down the Thames… An excellent training for Miriam in view of the Channel challenge.
… And finally, here we are: the Channel is in front of us, the weather and the sea condition could be ideal for Miriam’s challenge. The moment has come. Miriam starts swimming… The rest will be history.

Production
DUGONG Films, Italy 

mediaTREE production, Switzerland

In coproduction with
RSI Radiotelevisione svizzera

With the support of SUCCES PASSAGE ANTENNE SRG SSR
 

Nota di regia (Vito Robbiani)
Insegnavo sci quando per la prima volta ho sentito parlare di Mariam. Un suo parente mi ha parlato delle sfide di questa giovane ragazza saudita, ma anche di quel mondo progressista e tutto al femminile che lei cerca di rappresentare. Subito ho deciso che questa storia avrebbe meritato un documentario. Solo dopo alcuni giorni averla conosciuta mi era poi stato rilevato il suo cognome e così avevamo stabilito che nel film si sarebbe parlato anche della difficoltà di essere legati a quel personaggio appartenente alla famiglia che ha lasciato un marchio indelebile nella storia di questo nuovo millennio. Poi il vento in Arabia Saudita è cambiato e l’incertezza per le potenti famiglie del regno ha impattato anche le sorti di questo piccolo documentario. Abbiamo dovuto accettare diverse revisioni e la parte legata al cognome è stata rimossa. Ma forse, la risposta alla domanda che tutti vorrebbero fare ad una Binladen, è diventata il film stesso, perché proprio per sentirsi una persona qualsiasi, Mariam ha dovuto fare una cosa eccezionale…

Impressioni del produttore (Marco Alessi)
È buio a Dover. Le bianche scogliere sono ancora nere mentre ci dirigiamo verso il porto. Già da ieri notte, da quando abbiamo incontrato Fiona, la sua allenatrice, abbiamo capito che Mariam sarebbe arrivata e la traversata a nuoto della Manica confermata.
Sono le 5.45 del mattino quando arriviamo all’imbarcadero e ci sistemiamo sulla barca di appoggio. Insieme a noi, la piccola troupe che documenta la sfida, c’è la mamma, uno zio, i due fratelli insieme all’allenatrice Fiona e il capitano della nave. La tensione e il silenzio accompagnano l’arrivo di Mariam.
La mamma, tutta vestita di bianco, sembra il contraltare della figlia mentre indossa la muta nera e si applica i ‘segnalatori’ fosforescenti addosso.
In barca raggiungiamo Samphire Hoe, il luogo da cui partono le traversate a nuoto. Come in un aeroporto ben disciplinato, altre quattro barche prima di noi e altre tre dopo, ognuno con il suo nuotatore, partono dalla piccola insenatura appena sotto Shakespeare’s cliff, il luogo dove è ambientato il Re Lear e dove molti anni dopo si è costruito l’Eurotunnel che congiunge Inghilterra e Francia.
È l’alba. Mentre sullo sfondo i traghetti per Calais partono incuranti dal gigantesco porto di Dover, Mariam entra in acqua. Bracciata dopo bracciata, inizia. La finestra è quella giusta, le previsioni meteorologiche sono a nostro favore, le maree il vento appaiono gestibili. Può farcela.
(…)

Links
For a cause: Mariam Saleh Binladen completes assisted English Channel swim

Mariam Binladen sets new record as first woman to complete 101 miles River Thames swim

Dr. Mariam Saleh Binladen opens first-ever free dental clinic at Al Azraq Camp in Jordan

Saudi woman becomes first swimmer to cross Dubai Creek and Dubai Water Canal

Intervista Rete2, Enrico Bianda, 10.09.2019

HuffPost – CdS, La storia di Mariam, la nipote di Bin Laden, che nuota per aiutare gli altri, 12.09.2019

HotCorn – Se un documentario racconta la vita della nipote di Osama

VanityFair – Mariam, la nipote di Bin Laden: «I sogni, il nuoto e il mio cognome»

Presenza

– Festival Visioni dal mondo, Milano | Concorso Italiano Storie dal Mondo Contemporaneo | 12.09.2019 – 18.00 Teatro Litta

– RSI La2 – Sguardi sul mondo – Dentro la società. | 22.09.2019 – 22.55 – Promo RSI

Telegiornale del 13.09.2019 20.00 RSI La1

Nuovo trailer

– visibile sulla piattaforma SSR in TED, FRA, ITA playsuisse

Play Video

LE NOSTRE STORIES
La vita durante il primo confinamento

(marzo-maggio 2020)

directed by Vito Robbiani
2021 | 90 minuti

Il venti venti, era l’anno degli obiettivi delle strategie e dei buoni propositi.
Fino al carnevale abbiamo vissuto ancora con questa euforia, poi ci siamo risvegliati dai bagordi in una quaresima molto più lunga del solito.
Quando ho realizzato che questa pandemia avrebbe impattato in modo radicale anche la mia vita ho iniziato a girare un videodiario coinvolgendo le persone che mi stanno accanto, un lunga “social story” dal finale ancora incerto. La storia di una famiglia che da subito ha deciso di convivere con il virus.

Production team

produttrice esecutiva Giuliana Ghielmini
produttrice RSI Silvana Bezzola Rigolini
montaggio Nicolò Tettamanti
riprese Vito Robbiani
assistente regia Alessandro Ferraro
musica Michele Vassalli
sonorizzazione e mix Franco Monastero
Colorista e finalizzazione Adriano Schrade

In streaming (VOD) ita/fra/deu/eng- artfilm

– diffuso il 30 maggio 2021 alle 22.50 su RSI LA2 – Sguardi sul mondo

– Articolo CdT, 7/16/2021, Alessio Petralli, “La pandemia di casa mia – TRA IL DIRE E IL FARE”

– Selezionato al SIMFEST, Romania

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GLI SGUARDI NON RITOORNANO

un documentario di Paolo Taggi

2021 | 52 minuti

In streaming (VOD) ita/fra/deu – artfilm

La Val Grande è un altrove vicino e impenetrabile.
Incuneata tra Italia e Svizzera, tra Piemonte e Lombardia, dalla Val Grande si vedono le luci di Novara, Malpensa, Milano. Ma da fuori è invisibile.
È una twin peaks che fa vittime senza colpevoli, lo sfondo ideale per gli animi inquieti. Come in hanging rock sono molti quelli che per cercarsi si sono persi in un tempio laico proibito che protegge l’uomo dalla natura e la natura dagli uomini.
Una risacca violenta ha trascinato con se’ chi ha cercato di resistere salendo sempre più in alto, rispettando la religione della fatica.
La Val Grande ha le sue leggende e storie vere che le superano.
Il nostro è un viaggio lungo sentieri interrotti, segnali incerti, richiami , voci. È la cronaca per emozioni di un cammino. Rispettando le regole che la natura ha imposto nella più affascinante area wilderness d’europa.
Si può inoltrarsi nel mistero senza svelarlo?

Riprese mediaTREE
Igor Di Carlo
Vito Robbiani
Giacomo Gubitosa

Montaggio
Valerio Casanova

Produttrice RSI
Silvana Bezzola Rigolini

Produttore LaPresse
Edoardo Fantini

Produttore mediaTREE
Vito Robbiani

Produttrice esecutiva
Ilaria Enni

Assistente di produzione RSI
Alessandra Witzig

Musiche originali
Sandro Schneebeli

Missaggio
Graziano Monzeglio

Studio legale mediaTREE
I&P Law Office SA, Lugano (CH)
Avv. Patric Pellegatta, Avv. Paolo Zucchiatti

Studio legale LaPresse
Avv. Marianna Carroccio

LaPresse, mediaTREE
in coproduzione con
RSI – Radiotelevisione svizzera

Diffuso il 27.03.2022 alle 22.45 su RSI La2 “Sguardi sul mondo”

Visibile sulla piattaforma SSR in TED, FRA, ITA  playsuisse

 

NOI DELLA VALLE
2007 | 60 minuti

Regia e soggetto: Vito Robbiani e Roberto Guidi
Realizzazione: Alberto Meroni, Ilaria Pagnamenta
Musica: Marzio Arigoni
Produzione: mediaTEE produzioni sagl, RSI

In streaming (VOD)

Una storia sull’Ambrì e non la storia dell’Ambrì. Una squadra di hockey su ghiaccio come nessuno ve l’ha mai fatta vedere. E non una squadra qualsiasi, ma quella di un paesello di montagna che un paio di volte alla settimana viene invaso da migliaia di tifosi provenienti da ogni parte della Svizzera; un club dalle limitate disponibilità economiche che da oltre vent’anni lotta in serie A al cospetto dei titani delle grandi città e che ha conquistato allori europei battendo i maestri russi; una grande famiglia per la quale in fondo non sono sempre importanti i risultati ma è fondamentale che i giocatori onorino la maglia.

Abbiamo voluto raccontare questo fenomeno unico seguendo per una stagione intera l’universo biancoblù, inteso come squadra, staff tecnico, dirigenza e tifoseria. Siamo andati là dove emozioni e passioni si fanno fortissime. Le telecamere sono entrate nell’intimità degli spogliatoi; sono scese sul ghiaccio per gli allenamenti; sono andate in panchina durante le partite; hanno seguito l’allenatore e i giocatori-simbolo in ogni spostamento dentro le mura della Valascia e nel vissuto quotidiano. Hanno insomma raccolto del materiale fino ad oggi inedito. Una cavalcata di immagini, ricordi e voci. Dalle origini raccontate dai fondatori all’attualità di un club che lotta per la sopravvivenza. Nel mezzo ci sono 70 anni di hockey su ghiaccio scanditi da rigidi inverni e dal calore dei tifosi. C’è la magia di una squadra di Valle che ha qualcosa di miracoloso.

Il progetto non è un documentario storico per i 70 anni dell’HCAP, ma un filmato su una realtà che da sempre incuriosisce, stupisce e appassiona la gente della Leventina, del Ticino, della Svizzera.

Oltre al documentario (con sottotitoli in inglese) diffuso sulla TSI1 nella rubrica “Storie” il 14 ottobre 2007, il DVD in vendita contiene una serie di bonus che presentano a 360° l’universo biancoblù: dalle parole di Lino Piccoli (uno dei fondatori) a quelle dei tifosi, dal capitano Nicola Celio all’allenatore delle vittorie europee Larry Huras fino al viaggio in Canada sulle tracce di Dale Mc Court. Il leggendario numero 15 dell’HCAP oggi si guadagna da vivere facendo il camionista e ci ha aperto le porte di casa sua per un incontro davvero commovente.

SORELLE D’ITALIA
2010 | 78 minuti

Regia e soggetto: Vito Robbiani e Lorenzo Buccella
Realizzazione: Gioele Di Stefano,  Ilaria Pagnamenta, Tiziana Soudani, Alessandra Bonzi, Gudrun De Chirico
Musica: Sandro Schneebeli
Produzione: Amka Films productions S.A., mediaTREE produzioni sagl

In streaming (VOD)

Sorelle d’Italia – Sisters of Italy – Soeurs d’Italie – Schwestern Italiens

Il film è in lingua originale italiano con sottotitoli in: english, deutsch, français.

ITALIANO
Un viaggio nell’universo femminile lungo l’Italia di Berlusconi. Da Nord a Sud, dalla storica residenza del premier villa San Martino (Arcore) a villa Certosa, la reggia estiva affacciata sul mare della Sardegna. 101 donne, incontrate casualmente per strada nei centri storici di varie città raccontano chi è per loro Silvio Berlusconi. Un modo per attraversare l’immaginario di un paese dominato dalla presenza ingombrante del suo uomo più in vista. Nel bene o nel male, tra adorazioni di massa, critiche feroci, gaffe internazionali, scandali erotici, barzellette maschiliste, battaglie giudiziarie e un ampio ventaglio di proclami pubblicitari: nessuno più di lui è riuscito a unire e dividere la penisola in una maniera così radicale. Soprattutto per quel che concerne la dolce metà della popolazione.

ENGLISH
A journey through the feminine universe across Berlusconi’s Italy. From north to south, from the historical residence of the Premier, Villa San Martino in Arcore to Villa Certosa to his summer palace in Sardinia. 101 women, encountered by chance along the roads of several of the old city’s centers, tell us who Silvio Berlusconi is for them. A way to travel through the imagination of a country dominated by the overwhelming presence of it’s most well known man. Nobody more than he has succeeded in uniting as well as dividing the Peninsula in such a radical way. Above all as it concerns the gentler sex of the population.

DEUTSCH
Eine Reise durch die Frauenwelt des Italien von Silvio Berlusconi. Von Norden nach Süden: vom historischen Domizil des Premiers, der Villa San Martino (Arcore) bis hin zur Villa Certosa, dem festungsähnlichen Sommersitz am Meer von Sardinien. 101 Frauen, zufällig auf den Straßen verschiedener Altstädte getroffen, erzählen, wer für sie Silvio Berlusconi ist. Eine Art um die Vorstellungen der Bevölkerung eines Landes zu durchleuchten, das beherrscht wird von der sperrigen Anwesenheit des ständig präsenten Mannes. Im Guten oder im Schlechten, zwischen “Affenliebe” der Massen, scharfer Kritiken, internationaler “Ausrutscher”, erotischer Skandale, Machowitzen, gerichtlicher Streitfälle und breit gefächerten Werbeproklamationen: keinem ist es besser, als ihm, gelungen, die Halbinsel auf eine so radikale Art zu vereinen und gleichzeitig zu spalten. Hauptsächlich was die “bessere Hälfte” der Bevölkerung betrifft.

FRANÇAIS
Un voyage dans l’univers féminin tout au long de l’Italie de Berlusconi. Du Nord au Sud, de la résidence historique du premier ministre à Villa San Martino (Arcore) jusqu’à Villa Certosa, la résidence d’été sur la mer de Sardaigne. 101 femmes, rencontrées par hasard dans les centres historiques de plusieurs villes italiennes, racontent ce que représente pour elles Silvio Berlusconi. Un moyen de traverser l’imaginaire d’un pays dominé par la présence encombrante de son homme le plus en vue. Pour le meilleur ou pour le pire, entre adorations en masse, critiques farouches, gaffes internationales, scandales érotiques, histoires machistes, batailles judiciaires et un ample éventail d’annonces à effet: jamais personne n’a réussi comme lui à unir et à diviser la Péninsule de façon si radicale.

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PER L’AMOR DI DIO
2013 | 70 minuti

Soggetto: Vito Robbiani
Regia: Vito Robbiani
Realizzazione: Giuseppe Martino, Nicolò Tettamanti, Marianne Quarti, Gioele Di Stefano, Riccardo Studer,
Musica: Sandro Schneebeli
Produzione: mediaTEE produzioni sagl

In streaming (VOD)

Per l’amor di Dio / For God’s sake
Il film è in lingua originale italiano con sottotitoli in: english.

Il DVD ha 49 minuti di extra, molti dei video sono delle registrazioni fatte con la presenza della Professoressa Margherita Hack.

Isabella e Nando sono atei militanti. Vivono in Italia, un Paese dove la Chiesa ha un ruolo anche politico oltre che sociale e culturale. Loro sono tra i 4000 iscritti alla UAAR (Unione Atei Agnostici Razionalisti), associazione che difende a spada tratta la laicità dello Stato, permettendosi il lusso di dare fastidio al Vaticano. Tra le varie azioni del gruppo, le campagne per lo sbattezzo e quella degli ateobus che avrebbero dovuto diffondere lo slogan:

“La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno”

Un documentario dove i protagonisti sono gli atei militanti italiani, tra loro: Isabella Cazzoli, Fernando Santagata, Margherita Hack, Luigi Garlaschelli, e tanti altri

Sito web ufficiale
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STELLA CIAO
2015 | 60 minuti

Regia: Vito Robbiani

In streaming (VOD)

Soggetto: Mario Fabio e Vito Robbiani
Realizzazione: Nicola Bernasconi, Gioele Di Stefano, Adriano Schrade, Ariel Salati, Samir Samperisi, Mario Fabio, Riccardo Studer, Karin Leoni, Bruno Bergomi, Silvana Bezzola Rigolini,
Musica: Sandro Schneebeli

Produzione
mediaTREE produzioni

Coproduzione
RSI Radiotelevisione Svizzera

Una storia di immigrazione, edilizia e karaoke.

A story about exile, construction yards and karaoke in a swiss land.

SINOSSI / SYNOPSIS
Silvio, 50 anni di origine sarda, amante della musica jazz e del karaoke, è il gerente dello “Stella d’Oro”, un ristorante con alloggio costruito più di 100 anni fa sulle sponde svizzere del Lago Maggiore. Da qualche tempo la struttura ospita, oltre ai sempre più rari turisti, anche dei richiedenti l’asilo. L’edificio ha però i giorni contati, minacciato da un progetto edilizio per un nuovo complesso residenziale. Nell’attesa, i giorni che rimangono sono segnati dallo scorrere della vita, in un luogo dove s’incrociano storie e sogni di persone di culture e origini diverse.

STELLA CIAO è il ritratto dell’ultimo anno e mezzo di esistenza di un luogo particolare, uno spaccato di vita unico e irripetibile, colto poco prima della sua distruzione…

Fifty-year-old, Sardinlogo solettaian-born Silvio – a lover of jazz music and karaoke shows – manages the “Stella d’Oro” boarding house. Built on the Swiss side of Lake Maggiore more than a hundred years ago, the place has been accommodating less and less tourists, and a few asylum seekers. But its days are numbered: it is threatened by a property restoration project for a new private housing estate. Its few remaining days depict the passing of life in a place of encounter for the stories and dreams of people coming from different locations and cultures.

STELLA CIAO is the portrait of the last year and a half in the existence of a peculiar place, a unique slice of life as it was seized right before its destruction.

DVD
Il film è in lingua originale italiano con sottotitoli in: inglese, tedesco, francese.

Facebook ufficiale

Cartella stampa

DOC: I PORTI DEL MEDITERRANEO

2011 | 140 minuti

Regia: Vito Robbiani

Produzioni: Filippo Mennuni

Montaggio: Marianne Quarti

In streaming (VOD, film completo)

Si tratta di  un viaggio di 3.000 miglia attraverso il Mediterraneo, il Mare Nostrum. Una navigazione in diverse tappe con scalo in paesi che rappresentano delle porte verso le nazioni che vi si affacciano. 

E’ un viaggio alla ricerca delle tradizioni culturali e storiche comuni e anche delle diversità che rendono ricche le genti mediterranee.

In questo mare si ancorano le nostre radici comuni. Ogni scalo permetterà l’incontro con un paese, una città, altri scrittori, artisti, …

Un viaggio ritmato dal vento e dal mare che permetterà di ritrovare la magia del trascorrere del tempo, la pazienza e il ritmo della natura.

HOMO CINEMATOGRAPHICUS

1998 | 52 minuti

directed by Alberto Veronese

with the complicity of Vito Robbiani and Edo Bertoglio


In streaming (VOD)

Il cinema mi sembra uno splendido regalo degli dei. (Benjamin Jarnes, poeta spagnolo )

Homo Cinematographicus, una specie umana che ha come unità di misura e punto di riferimento la sala cinematografica ed il suo derivato, la televisione.

Girato a Cannes, il film propone un imprecisato numero di dichiarazioni, dove si parla di ricordi e di mille frammenti di storie, titoli e scene di film, l’ordito di una gigantesca Chanson de geste collettiva.

http://www.mediatree.com/vito/cinema.html

Play Video

BEREHYNIA, WOMAN OF KYIV
2024 | 53 minuti

Regia: Vito Robbiani

Produttore: Andrea Oreni

Montaggio: Samir Samperisi

Musica e sonorizzazione: Michele Vassalli

Color: Dino Hodic

Produzione
Wild productions (Milano)

Coproduzione
mediaTREE produzioni

In Kyiv, a group of women, the editorial staff of ELLE Ukraine, continue to publish the famous fashion and beauty magazine despite the war surrounding them. The exceptionality of a surreal everyday life between interviews and volunteer activities accompanied by the sound of sirens is a modern metaphor for the struggle between good and evil. The protagonists demonstrate extraordinary resilience, reacting to brutality by opposing it with beauty, culture and determination. An intimate look at how normality becomes an act of rebellion and courage, with the stories of four women intertwined in the beating heart of a struggling Kyiv.

– Prima mondiale: Festival dei diritti umani di Lugano, 19.10.2024

– In prima TV RSI LA 1, Grandi Doc, 3.12.2024,  21:50, 53 min

–  SRF1 (e poi su SRFinfo) 23.02.2025, 22:45

via Sole, 2 – 6942 Savosa CH
produzioni[at]mediatree.com
tel. +41 (0) 79 221 41 85

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